lunedì 5 dicembre 2016

La terapia della bambola: uno stimolo per gli anziani

Sono sempre più affascinata dalle terapie non farmacologiche che stanno lentamente facendosi spazio all'interno delle case di riposo. Le più famose sono certamente la pet therapy e la musicoterapia.

Oggi però vorrei parlarvi di un altro metodo che si è dimostrato particolarmente interessante. Parliamo della terapia della bambola.


In cosa consiste e di cosa si tratta? 


La doll therapy è un metodo che è nato in Svezia alla fine degli anni 90’. La madre della terapia della bambola è la dottoressa Britt Marie Egedius Jakobsson, psicoterapeuta.

Tale bambola fu ideata per stimolare e aiutare il suo bambino autistico. Negli anni successivi questo nuovo metodo si è sviluppato sempre di più espandendosi in tutta Europa.

La terapia della bambola si pone l'obiettivo di stimolare l'empatia, lo sviluppo delle emozioni, della memoria, dell'interazione, ecc. La bambola è dunque in grado di migliorare il benessere degli anziani e in particolare dei pazienti affetti da Alzheimer.

Attraverso l'interazione con la bambola (accarezzandola, baciandola, dandole da mangiare, pettinandola, ecc.) l'anziano è in grado di recuperare le funzioni di accudimento e allo stesso tempo di ridurre l'aggressività.

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